BASELWORLD 2009 | si respira un'aria orientale
Speciale Basel
Si è conclusa da un paio di mesi la 39° fiera di Gioielleria e orologeria di Basilea, chiamata la città delle tre nazioni in quanto su territorio svizzero ma confinante con Germania e Francia; l’importante manifestazione ha visto coinvolte più di 1.900 firme provenienti da 45 Paesi. Ben 6 i padiglioni a disposizione delle aziende espositrici che hanno messo in luce il meglio della produzione mondiale e che quest’anno ha registrato un’inversione di tendenza per il numero presenze dei visitatori, ben 100.000 addetti del settore che hanno percorso in lungo e in largo i 160.000 metri quadrati dei padiglioni fieristici. Si, perché era già un paio di anni che si registrava un calo di presenze, complice la stasi del mercato globale fermatosi per la crisi. Molti i compratori russi, giapponesi, americani ma anche indiani e soprattutto cinesi. Gli italiani occupano da sempre un posto di privilegio riguardo agli acquisti di preziosi, si pensi che eravamo al 5°posto fino a qualche anno fa, ora retrocessi di parecchie posizioni e sorpassati dagli immancabili e rampanti cinesi che hanno, nel corso degli anni, sviluppato un senso del bello e del lusso pari se non superiore al nostro. Sta di fatto che le aziende nel proprio carnet di preziosi hanno inserito prodotti ancora più costosi e sfarzosi proprio per soddisfare le numerose richieste che piovono dai paesi delle new economy. Questa differenza la si noterà ancor più negli anni a venire e non sarà solo appannaggio del mondo del prezioso ma, e soprattutto, nella integrità del prodotto lussuoso.
Orologi in mostra
La prima cosa che proprio devo dire è che quest’anno l’atmosfera che si respirava dentro e fuori la Fiera era intrisa di un buon ottimismo, sarà che per un buon 60% i visitatori sono extra europei quindi stanno vivendo un boom di espansione che da noi ci auguriamo possa ritornare, le strade anche fuori la fiera erano piene di gente, i bar chiacchieroni e le auto al passaggio diligenti, si perché pur essendo la fiera strutturata al centro della città, la zona pedonale non esiste se non a preservare la città vecchia, creando così un vivace momento di aggregazione tra i fruitori della fiera che indaffarati vanno da un padiglione all’altro (gli stand sono all’interno di palazzi storici o post dirigenziali svuotati dove all’interno appunto hanno costruito interi padiglioni fieristici) e gli abitanti, oramai abituati agli eventi organizzati cadenzialmente durante l’anno. Le aziende più gettonate: Rolex, Hublot, Omega, Hamilton, Tag-Heuer e Zenith, Movado, Patek Philippe, Vacheron Constantin, e BlancPain.
Damiani, effusione dell’argento
La nota Maison di gioielleria Damiani alla fiera di Basilea ha presentato due importanti novità che hanno vivacizzato il panorama nell’ambito del gioiello: da tempo si chiedeva e si sentiva l’esigenza di proposte alternative al gioiello in oro con pietre preziose, creare una linea, un gioiello che fosse riconoscibile come un must Damiani, un gioiello che reincarni lo spirito dell azienda rivolto ad un pubblico accorto, che ama il lusso senza dilapidare la propria carta di credito. Ecco fatto; è nata la linea D.STONE in argento, con prezioso onice intagliato o usando la madreperla per anelli, ciondoli penzolanti dal bracciale e il ciondolo da collo. Madrina di quello che sarà senz’altro una linea vincente senza tempo? Sharon Stone. Sharon Stone e Damiani difatti collaborano da molti anni sull’umanitario. Una percentuale del ricavato delle vendite sarà donata ad un’associazione umanitaria non governativa e no profit che si occupa di portare l’acqua nei più sperduti villaggi africani. L’altra novità riguarda l’orologio Damianissimo D.SIDE che ha omaggiato la sua provenienza Italica festeggiando, con un pezzo speciale tempestato da pietre preziose Verdi Bianche e Rosse i 150 anni dell’unità d’italia.
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